TITOLO: Giungla
AUTORE: Roberto Anglisani - Maria Maglietta
PREZZO: 10,00€
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TRAMA DEL LIBRO
La città può essere una giungla. Lo sa bene Muli, un ragazzino dell’Est costretto a venire in Italia a mendicare. Lavora alla Stazione Centrale e condivide una vita fatta di dure giornate passate a chiedere l’elemosina e rubacchiare con altri ragazzi schiavi come lui: tra di loro Nina, la sua amica più cara. Il capobranco è Shirkan, un uomo crudele come una tigre rabbiosa che esercita il suo potere sui piccoli schiavi alternando botte e privazioni. Ma un giorno Muli si ribella, riesce a fuggire e grazie all’aiuto di Baloon, un ingegnoso senzatetto, si sottrae alle grinfie di Shirkan. Il bar di Baghera, una donna dalla pelle nera e dall’animo gentile, è un bel posto dove tornare piano piano ad amare la vita, quella vera, fatta di lavoro pulito, amicizie, progetti. Ma Nina è rimasta tra le grinfie di Shirkan. E Muli non può dimenticarla...
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RECENSIONE DEL LIBRO
Nel libro ''Giungla'' di Roberto Anglisani è difficile capire che emozioni ti stanno passando per la testa. A volte sei felice perché Muli, il bambino protagonista ha finalmente trovato dimora presso Baghera, una donnona nera dalle lunghe treccine e dall’aspetto burbero; successivamente hai il groppo alla gola perché Muli ha molta nostalgia di Nina , una bambina che era come lui sotto la schiavitù della malvagia tigre (Shirkan) e del suo losco tirapiedi Tabacco. Muli ha così tanta nostalgia e soprattutto senso di colpa per aver abbandonato Nina sotto le grinfie di Shirkan che decide insieme a Baloon, un barbone che dopo la sua fuga da Shirkan lo ha ospitato nella sua baracca, di andare a salvare lei e tutti gli altri bambini prigionieri.
Quando ragioniamo sulla povertà ci viene da pensare all’Africa o all’Ucraina e dentro di noi pensiamo “Se potessi fare qualcosa per loro lo farei sicuramente’’. Poi usciamo e ignoriamo quei bambini che sono appoggiati ai muri del centro a cento metri da te e chiedono un tozzo di pane che poi servirà a sfamare venti e più persone. Noi li ignoriamo. ''In fondo abbiamo dato i nostri 50 centesimi alla settimana per quei bambini in Africa, la nostra buona azione l’abbiamo già fatta''. Questo è sbagliato, e grazie a questo libro impareremo a capirlo.
Questa storia colpisce molto i lettori se non altro per la sua semplicità, ma allo stesso tempo per la sua, pura, verità. La ''giungla'' di cui R. Anglicani e M. Maglietta parlano è proprio una grande città come Milano, dove tutt'oggi accadono le vicende di cui raccontano gli autori. Un libro consigliato a tutti, anche agli adulti, assolutamente da non perdere. Spesso molto sottovalutato, ma con un potenziale che va oltre la semplice storia narrata, a cui in realtà viene attribuito un significato tanto profondo e un tema molto importante.
«Quello che ti si agita dentro, e non ti fa dormire, si chiama coscienza.»
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